Come eseguire più rapidamente Adobe® After Effects®
Se si lavora in After Effects con un computer lento, ciò può comportare lunghi tempi di attesa. Il programma può avviarsi lentamente, impiegando perfino diversi minuti, e il rendering può richiedere tempi ancora più lunghi.
Sono qui disponibili ulteriori informazioni sulla quantità di RAM richiesta dal proprio computer.
Ottimizzando la memoria del proprio sistema e installando uno o due dischi a stato solido è possibile velocizzare considerevolmente pressoché ogni passaggio del proprio flusso di lavoro. Tuttavia, non fidarti e basta. Adobe raccomanda la stessa soluzione: ecco come rendere più veloce After Effects e perché ne vale la pena.
Sperimenta la maggiore velocità di After Effects
Come una RAM e un SSD di dimensioni maggiori possono velocizzare After Effects
- Si avvia più velocemente
- Trasferisci immagini dalla fotocamera al computer più velocemente
- Carica After Effects e altre applicazioni più velocemente
- Carica i file più velocemente e lavora più facilmente in After Effects
- Esegui rendering e multiprocessi più velocemente
- Salva più velocemente
- Esegui multitask più velocemente
Perché una RAM e un SSD di dimensioni maggiori possono velocizzare After Effects
Il ruolo della memoria in After Effects
Azioni quotidiane che dipendono dalla memoria: Creare grafiche animate, applicare effetti, visualizzare anteprime dei file, riprodurre video in tempo reale, utilizzare le funzioni di anteprima della RAM e della memoria cache RAM globale, eseguire After Effects e altre applicazioni
Il parere di Adobe sul ruolo della memoria in After Effects: “Se si programma di eseguire principalmente After Effects CC, si trarrà un vantaggio diretto dall’installazione di una RAM superiore. Sebbene il requisito minimo dichiarato sia 4 GB di memoria, se si intende avvalersi del multiprocessing occorrerà valutare di installare fino a 48 GB per un sistema 12-core e fino a 64 GB per un sistema 16-core (verificare con il produttore le configurazioni ottimali della memoria a completamento della Central Processing Unit). È possibile installare RAM perfino superiori per anteprime di maggiore durata e una memoria cache RAM globale, ed eseguire altri programmi contemporaneamente ad After Effects”.1
Perché la memoria è così importante: La memoria consente di riprodurre video in tempo reale su After Effects, e alimenta le funzioni di anteprima RAM e della cache RAM globale che sono responsabili dell’archiviazione e del recupero di frame e composizioni di progetti recentemente visualizzati in anteprima. Una maggiore memoria consente di salvare nella cache frame di maggiori dimensioni e per più tempo, migliorando la riproduzione dei video. Poiché After Effects presuppone un uso talmente intensivo della memoria, è facile che questa venga esaurita durante il rendering di lunghe sequenze, rendendo l’SSD ancora più importante poiché si dovrà spesso ricorrere a una memoria virtuale. Quando abbiamo eseguito il rendering del breve modello 3D di 14 secondi mostrato nel video, abbiamo scoperto che questa sola operazione consumava oltre il 50% della nostra memoria disponibile (16 GB). Ed era solo una clip di 14 secondi!
Un altro motivo per cui la memoria è un fattore critico è il fatto che essa sia utilizzata per eseguire la potente funzione di multiprocessing di After Effects. Quando si abilita il multiprocessing, After Effects si duplica, e ciascuna “copia” del programma elabora frame diversi per le anteprime RAM e i render finali. Per ogni processo in background che si abilita, occorre assegnare almeno 4 GB. Pertanto, se si arriva ad utilizzare 16 core CPU fisici per il multiprocessing di anteprime e rendering, saranno necessari 64 GB di RAM, sebbene una RAM superiore consenta anteprime più lunghe e operazioni multitasking più agevoli.
Tuttavia, il multiprocessing non è solo una questione di RAM. Poiché la funzione richiede un uso tanto intensivo della memoria, è facile che la memoria fisica si esaurisca, quindi spesso si sarà dipendenti dalla velocità del drive di archiviazione quando il sistema dovrà avvalersi della memoria virtuale. Per questo motivo raccomandiamo sempre di ottimizzare la RAM e di utilizzare uno o più dischi a stato solido. Non è raccomandabile aumentare le prestazioni di After Effects con della memoria aggiuntiva per poi vederle ridurre quando il sistema deve appoggiarsi a un disco rigido lento per utilizzare una memoria virtuale.
Il ruolo dell’archiviazione in After Effects
Le azioni quotidiane che si basano sull’archiviazione: Rendering, composizione dei file sorgente nella memoria, immagazzinamento dei frame nella cache del disco e del disco fisso per un rapido accesso, caricamento e lettura dei file sorgente, scrittura e produzione dei file di grafica animata, avvio e caricamento di After Effects ed altre applicazioni
Il parere di Adobe sul ruolo dell’archiviazione in After Effects: “… La velocità di archiviazione influisce sulla velocità di lettura delle risorse nella memoria, e sulla velocità di trasposizione dei frame renderizzati nuovamente sul disco… La velocità dell’unità di cache influisce direttamente sulla velocità di passaggio dei frame dalla cache della RAM a quella del disco, e consente inoltre di salvare più frame piuttosto che ri-renderizzarli all’occorrenza”.1
Perché un SSD è così importante: Il tipico carico di lavoro di After Effects comprende quanto segue: Caricamento del programma e di diversi file sorgente. Conversione dei file sorgente nella memoria. Elaborazione dei file sorgente e loro renderizzazione nella cache del disco per future riproduzioni e modifiche. Salvataggio dei file una volta completato il lavoro. Infine, estrazione e consegna dei file al cliente. Un SSD sovralimenta ogni passaggio del processo, e sulla base dei nostri test (riportati di seguito nel dettaglio), abbiamo scoperto che gli utenti possono completare un flusso di lavoro campione tre volte più velocemente.* Dal caricamento dell’app al rendering, e utilizzando la modalità Cache del disco di After Effects, l’impatto dell’SSD è così significativo che si vorrà senz’altro ricorrere a unità grandi, che consentano di salvare più frame grezzi e fornire tutto lo spazio di archiviazione possibile alla cache del disco e a quella del disco fisso.
In termini di configurazione delle unità, raccomandiamo almeno due SSD da 1 TB. Uno fungerebbe da unità di archiviazione primaria su cui risiedono il sistema operativo, After Effects e altre applicazioni. L’altro sarebbe destinato all’archiviazione dei media e a fungere da unità cache. Si tratta di un passaggio critico e spesso sottovalutato, perché quando si ricorre alla memoria virtuale (come accade quotidianamente), After Effects si trova a dover leggere e scrivere sulla stessa unità allo stesso tempo. Quando After Effects funziona in memoria virtuale, trasferisce i dati dalla RAM all’archivio (leggendo dall’unità), mentre prova contemporaneamente a scrivere sulla cache del disco: uno scenario che rallenta significativamente il flusso di lavoro. La soluzione: prima di tutto prevenire il problema.
I risultati del nostro test delle prestazioni in After Effects
Sebbene sia risaputo che una maggiore memoria e un’archiviazione più veloce accelerino After Effects, volevamo mettere alla prova questa teoria per quantificare l’impatto. Testando quattro configurazione dello stesso sistema di base, siamo stati in grado di isolare le variabili prestazionali e di valutare come la DRAM e gli SSD abbiano influito su un comune progetto di grafica animata, il rendering di un modello 3D di 14 secondi. Prima di aprire After Effects e di avviare il rendering, abbiamo aperto altre sei applicazioni, poiché la maggior parte dei grafici lavora costantemente in multitasking utilizzando diversi componenti del progetto, e volevamo simulare una prestazione il più possibile coerente con il reale. Sebbene il sistema che abbiamo testato fosse un modello datato in grado di installare solo 16 GB di memoria, ha rappresentato una buona base per valutare il ruolo della memoria e dell’archiviazione nel completamento di un flusso di lavoro campione.
Attività (tutte le indicazioni di tempo sono in minuti:secondi) |
HDD da 4 GB |
HDD da 16 GB |
SSD da 4 GB |
SSD da 16 GB |
---|---|---|---|---|
Avvio |
01:39 |
01:41 |
00:54 |
00:57 |
Aprire sei applicazioni* |
23:29 |
07:19 |
02:12 |
01:40 |
Aprire il file After Effects |
06:08 |
01:41 |
00:37 |
00:38 |
Eseguire il rendering di un modello 3D di 14 secondi |
04:37 |
04:20 |
01:26 |
01:17 |
Pulire la cache |
00:56 |
01:01 |
00:20 |
00:22 |
Totali |
36:49 |
16:02 |
05:29 |
04:54 |
Componente |
Modello |
---|---|
Sistema |
HP® Elitebook® 8460p |
Processore |
Intel® Core™ i5-2520M 2.50GHz |
Memoria |
DDR-1333 Crucial® da 4 GB (capacità max 16 GB) |
Sistema operativo |
Microsoft® Windows® 7 Pro 64-bit |
Disco rigido |
HGST Travelstar® 7.200 giri/minuto da 320 GB |
SSD |
Crucial® MX200 da 1 TB |
BIOS |
BIOS revision F.06 (28 luglio 2011) |
Software |
Adobe® Creative Cloud® |
Come è stato eseguito il test: Ad eccezione del sistema con disco rigido da 4 GB, ogni configurazione è stata testata tre volte e le cifre sopra riportate sono le medie dei risultati dei singoli test. Abbiamo testato il disco rigido con 4GB di memoria una sola volta perché era la configurazione base del sistema e aveva una quantità insolitamente bassa di memoria per il lavoro di design, quindi il test aveva soltanto uno scopo rappresentativo. Tutti i test sono iniziati con un nuovo avvio in modo che altri fattori e applicazioni non interferissero con i risultati riportati. Solo i file e le applicazioni usati per il test erano installati e conservati sulle unità. Il test è stato condotto nel febbraio del 2016.
*Le sei applicazioni che abbiamo aperto e lasciato attive in background: Premiere® Pro, Photoshop®, Illustrator®, Acrobat Reader®, Microsoft® Word®, Outlook®
I risultati parlano da soli, tuttavia probabilmente sottostimano l’aumento della velocità che è possibile ottenere. Il motivo? Non abbiamo usato una cache disco né funzionalità di multiprocessing per agevolare il rendering del nostro modello 3D test, che aveva inoltre la durata di appena 14 secondi. Quando si lavora e si esegue il rendering di file più grandi, si consuma più memoria ed è necessario spostare più dati avanti e indietro, ed è qui che la velocità di un SSD fa la differenza. Sebbene non abbiamo testato oltre i 16 GB di RAM, sappiamo da Adobe che una memoria maggiore rende possibile lavorare di più prima di dover ricorrere alla memoria virtuale. Poiché After Effects richiede un uso tanto intensivo della memoria, raccomandiamo quanta più DRAM possibile, tipicamente 64 GB, anche nel caso in cui la quantità installata soddisfi l’intensità del carico di lavoro.
A prescindere dal tipo di computer che si usa o dalle attività incluse nel carico di lavoro, una maggiore memoria e un SSD sono modi comprovati per velocizzare il flusso di lavoro, specialmente quando si deve gestire il multitasking.
Quanta memoria e unità di archiviazione sono necessarie per eseguire un multitasking più veloce in After Effects?
Molti artisti della grafica animata passano buona parte del loro tempo lavorando in multitasking tra After Effects e altre applicazioni. Generalmente, si tratta di una necessità. La maggior parte dei progetti richiede di consultare le e-mail dei clienti, tracciare dati sul modello, consultare la documentazione, ricercare idee online e riprodurre musica. Se questo succede anche a te, beneficerai dell’ottimizzazione della tua memoria, perché è la RAM a eseguire tutte le applicazioni aperte. È lei che rende possibile il multitasking. Occorre ricordare, tuttavia, che il multitasking non è soltanto eseguire più programmi contemporaneamente. Implica anche avviare diversi programmi contemporaneamente, ed è a tal fine che un SSD può anche aiutare.
Velocizza After Effects velocizzando ciò che lo alimenta
Il software consente una progettazione digitale, ma è l’hardware del computer che determina la velocità di progettazione. Ottimizza le prestazioni del tuo hardware assicurandoti che ogni componente aggiornabile stia lavorando al massimo della sua velocità. Non si tratta soltanto di usare una CPU veloce. È necessaria una quantità sufficiente di memoria per alimentare di continuo ogni nucleo di elaborazione, e un abbondante archivio a stato solido per caricare in maniera istantanea e salvare il proprio lavoro. La velocità alla quale si riesce a lavorare è un elemento critico. Sei tu che dipendi dal tuo sistema, o è il tuo sistema che dipende da te?
1 Dal libro bianco sulle prestazioni hardware di Adobe: http://www.adobe.com/content/dam/Adobe/en/products/creativesuite/production/cs6/pdfs/adobe-hardware-performance-whitepaper.pdf
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