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Ottimizzare il tuo SSD SATA

Con alcune piccole modifiche, sia prima che dopo aver installato una nuova unità a stato solido (SSD) SATA, puoi ottenere miglioramenti nelle prestazioni dal tuo sistema che vanno al di là di quelli offerti dall’aggiornamento stesso a un SSD. Tieni a mente che queste modifiche sono facoltative e, che solo con un paio di eccezioni, i guadagni sono così bassi che la maggior parte degli utenti non vedrà alcuna differenza e non si prenderà mai la briga di renderli una priorità. Se non hai familiarità con ciò che viene discusso attorno a una determinata variabile, sentiti libero di ignorarne i contenuti piuttosto che rischiare di modificare un’impostazione in maniera errata e introdurre instabilità nel tuo sistema. Dove possibile, vengono inclusi link alla documentazione che supporta tali cambiamenti .

Alcune sezioni di concentreranno su impostazioni di Windows® e buone norme. Di solito, gli equivalenti sono presenti in sistemi operativi non basati su Windows, ma anche variazioni minime su come un altro sistema operativo (SO) o anche differenti versioni di Windows li gestisce significano che dovresti verificare il supporto o la documentazione del fornitore del SO per assicurarti delle impostazioni e della stabilità ideale.

Questo articolo si concentrerà anche su variabili riguardo all’installazione fisica del tuo SSD e sul tuo BIOS/UEFI. Gli screenshot con esempi saranno probabilmente divergenti rispetto alla tua configurazione di sistema specifica. Fai sempre riferimento alla documentazione del tuo produttore per le informazioni più applicabili per il tuo hardware.

Porte ad alta velocità e controller SATA

Familiarizza con le velocità delle tue porte individuali SATA per la tua scheda madre o sistema utilizzando la documentazione del produttore di sistema o della scheda. In alcuni casi, le porte vanno sullo stesso controller SATA, che significa che non c’è differenza a livello di prestazioni. Altre volte tuttavia, potresti trovare un mix di SATA 3 (6.0Gb/sec) e SATA 2 (3.0Gb/sec) o inferiore. Assicurarti di avere il tuo SSD collegato attraverso le porte più veloci del tuo sistema ti aiuterà ad avvicinarti al massimo delle velocità potenziali possibili del tuo SSD. Questo passaggio è unicamente necessario se hai un SSD da 2,5”.

Modalità SATA BIOS

Questa modalità viene impostata prima dell’installazione dell’SSD e può essere difficile da cambiare dopo aver installato un SO, dato che i driver all’interno del tuo SO verranno configurati attorno a quest’impostazione durante l’installazione stessa. Consigliamo la modalità AHCI per i nostri driver. Questa modalità offre alte prestazioni e una configurazione facile, oltre a trarre i maggiori vantaggi delle funzionalità di un SSD. Questa è solitamente la configurazione predefinita su un SO pre-installato dal produttore originale o su scheda madre appena fabbricata. La modalità IDE potrebbe essere richiesta su hardware legacy o potrebbe essere l’unica opzione disponibile su sistemi più vecchi, ma ha spesso prestazioni ridotte e può influenzare il supporto Trim su un SSD, contribuendo alla perdita di prestazioni al di là di ciò che si è già perso dall’adottare uno standard vecchio. Le modalità RAID che utilizzano molteplici SSD possono fornire le migliori prestazioni in assoluto e protezione aggiunta contro la perdita di dati, ma in molti casi le modalità RAID bloccano il Trim in base al controller RAID o al chipset della scheda madre utilizzati per il funzionamento delle unità. RAID rappresenta anche una configurazione più adeguata rispetto alla configurazione singola di un’unità, e potrebbe non fornire benefici evidenti sotto certi tipi di utilizzo. Anche alcuni sistemi consentono di impostarla su intervalli di porta predefiniti, per esempio una modalità per le porte 1-4 e un’altra per 5 e 6. Tienilo a mente quando installi fisicamente la tua unità sulla scheda madre del tuo sistema, se applicabile.

Driver SATA

Dopo che il tuo SO è in esecuzione sul tuo nuovo SSD, dovrai effettuare l’aggiornamento ai più recenti driver di controller Serial ATA dal sito Web del produttore del tuo sistema o dal sito Web del produttore del controller. Su controller SATA più vecchi che vengono eseguiti in modalità AHCI su sistemi Windows 7 o successivi, osserviamo occasionalmente prestazioni più veloci, stabilità e funzionalità Trim migliori disinstallando i driver del produttore e consentendo al tuo SO di installare driver generici al lor posto. Non c’è una regola ferrea che determina ciò, quindi potresti fortemente preferire i driver del produttore dopo alcuni test personali.

Firmware SSD

Gli SSD Crucial® hanno firmware aggiornabili dall’utente che possono fornire miglioramenti alla stabilità e alle prestazioni dell’unità. Se non già attuale sull’unità quando la ricevi, un rapido aggiornamento può migliorare il tuo SSD o prevenire possibili malfunzionamenti futuri. Con la maggior parte degli SSD Crucial, questo può anche essere fatto dopo l’installazione, dato che gran parte del nostro assortimento di SSD consente aggiornamenti al firmware non distruttivi che lasceranno intatti i tuoi dati.

Software di clonazione e recupero

Se stai usando software di clonazione o di recupero del produttore, potresti dover contattare il tuo produttore di sistema per dettagli su come avviare da supporti alternativi per eseguire tale software per i migliori risultati dal tuo processo di clonazione. Ciò viene solitamente fatto modificando il menu di ordine di avvio all’interno del tuo BIOS o accedendo al boot manager per selezionare il tuo supporto di clonazione/recupero.

Deframmentazione

La deframmentazione muove pezzi di file assieme sulla superficie fisica di un disco, consentendo a un disco rigido di caricare in maniera più efficiente tutte le porzioni di un dato file quando ne ha bisogno. Ti consigliamo di disabilitare la deframmentazione su qualsiasi SSD presente nel tuo sistema, presupponendo che il tuo SO non lo faccia da solo durante l’installazione del SSD. A causa della mancanza di parti mobili in un SSD, che migliora drasticamente i tempi di ricerca nello spazio fisico di un SSD, le perdite di prestazioni dalla frammentazione in un SSD sono insignificanti. Dall’altra parte, l’operazione di deframmentazione consuma significativamente un SSD, eseguendo un grande numero di piccole operazioni di scrittura sull’SSD, che è il fattore più importante nella durata di vita di un’unità di questo genere. Mentre un ciclo di deframmentazione singolo non è preoccupante, farlo in maniera frequente può tagliare mesi, se non anni di vita al tuo SSD nei casi più estremi.

Le più recenti versioni di Windows riconosceranno che stai eseguendo un SSD in questo schermo, e cambieranno le opzioni di deframmentazione a Ottimizza , funzione che eseguirà il comando Trim su un SSD, il che va benissimo.

Indicizzazione

L’indicizzazione è un processo mediante il quale il tuo SO mantiene un registro dei tuoi file e dei loro contenuti per accelerare le ricerche dell’unità e operazioni simili. I primi utenti SSD rilevarono migliori prestazioni di lettura e scrittura e durata di vita dell’unità disabilitando i servizi di indicizzazione nel loro SO, sia per ridurre l’attività dell’SSD che per ridurre l’usura causata dalle operazioni di scrittura sull’unità. Gli SSD moderni hanno migliori controller, quindi i guadagni visibili nelle prestazioni ottenuti dalla disattivazione dell’indicizzazione sono stati ridotti. Inoltre, con i miglioramenti nella durata di vita dei NAND e SSD, ridurre l’usura di scrittura dell’indicizzazione fa molta meno differenza sulla longevità della tua unità. I servizi di indicizzazione sono anche necessari per eseguire in maniera corretta molte funzioni di ricerca di file e contenuti di un SO. Non abbiamo consigli ufficiali per questo, ma la maggior parte degli utenti odierni di SSD non effettua cambiamenti (abilitati in maniera predefinita su Windows) e non incontra mai problemi con il loro funzionamento, non rendendone necessaria la disabilitazione.

Allineamento 4K

L’allineamento 4K è il processo per il quale i dati su un’unità sono allineati allo spazio fisico su un disco per consentire la più efficiente elaborazione dei dati. Se i dati non sono allineati correttamente, l’SSD deve accedere al doppio delle sezioni fisiche dell’SSD per ogni operazione di file. Anche se ciò assomiglia alla frammentazione di file discussa sopra, è a un livello più basso e influenza le prestazioni di un SSD riducendo le velocità di lettura e scrittura del 20-50% in caso di allineamento non corretto. Su un’installazione pulita di un SO moderno (usando Windows Vista Service Pack 1 o più recente, oppure Snow Leopard su un sistema Mac®) questo verrà fatto prima dell’installazione. Le versioni attuali della maggior parte del software di clonazione faranno lo stesso automaticamente, ma le revisioni più vecchie potrebbero non supportarlo o potrebbero necessitare dell’impostazione manuale. Se non fatto durante l’installazione, puoi allineare manualmente la tua unità usando software di terze parti, ma per un’esperienza senza interruzioni installa un SO moderno sul tuo SSD.

Impostazioni di alimentazione

Gli SSD possono reagire male a una brusca interruzione di alimentazione, che può portare al danneggiamento dei dati sul tuo blocco del controller SSD Crucial, rendendo l’SSD inaccessibile fino alla reimpostazione con un ciclo di alimentazione SSD. Le modalità di sospensione, anche se utili per alcuni utenti, possono causare tali problemi quando disattivano completamente l’SSD. Sebbene i miglioramenti firmware e le protezioni da perdita di alimentazione integrati nei nuovi modelli riducano il rischio associato a ciò, si possono fare ulteriori passi per prevenire potenziali problemi. A parte disabilitare la modalità di sospensione nel tuo sistema (non consigliabile per alcuni utenti), cambiare le impostazioni di alimentazione del tuo sistema operativo per mantenere l’SSD alimentato ma in un altro stato di sospensione durante il riposo minimizzerà questo rischio. Un malfunzionamento meno serio derivante da questo è l’arresto anomalo del tuo sistema quando si riprende dalla sospensione, ma la stessa modifica di gestione dell’alimentazione rimuoverà l’SSD come fonte potenziale di tale comportamento di arresto.

File di pagina/memoria virtuale

Capire il tuo file di pagina, come funziona e come gestirlo al meglio può aiutare le tue prestazioni e massimizzare lo spazio disponibile sul tuo SSD. I dettagli di questa funzione, come gestirla e le buone norme si trovano qui.

Ripristino del sistema

Il Ripristino del sistema di Windows crea punti di ripristino consentendoti di tornare a uno stato precedente nel caso di un evento catastrofico di sistema o un malfunzionamento non previsto introdotto da cambiamenti nel sistema. Anche se più conveniente e veloce della riparazione manuale dei problemi del SO o dal ripartire da zero con una reinstallazione totale, i punti di ripristino possono in alcuni casi solo regredire a uno stato del problema precedente (per esempio un momento in cui un virus che porta alla perdita di dati era meno individuabile), lasciando l’utente vulnerabile a guasti futuri. Inoltre, il Ripristino del sistema usa spazio sulla tua unità, solitamente il 3-5% delle dimensioni totali, che alcuni utenti preferiscono lasciare libero per uso personale, portandoli a disabilitarlo.

Risorse correlate: 

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